Chi ben comincia…

Sembrava una giornata qualunque, anzi un lunedì qualunque, quelli pieni di voglia di rimanere a letto a contemplare il nulla e a pensare a quanto bello è stato il weekend. Invece, già dal mattino presto, pulmini pieni di Cooperatrici, aspiranti Cooperatrici e assistenti delle Cooperatrici viaggiavano gioiosi o addormentati verso una meta comune che avrebbe fatto incontrare tutte queste varietà di personaggi.

Il luogo? Illegio, borgo carnico piccolo e grazioso. Il tempo? Frescura autunnale, giusta!

Come mai Illegio, vi chiederete? Per chi ancora non la conoscesse a Illegio ha sede la Casa di Esposizione Illegio 6che, di anno in anno, racconta un particolare tema attraverso un percorso artistico (se volete avere informazioni questo è il link: www.illegio.it/it/la-mostra). Quest’anno il tema è: Maestri. Maestri d’arte, maestri filosofici, maestri di vita, maestri di scuola, fino a colui che per i cristiani è il Maestro, ovvero Gesù.

E terminato questo viaggio artistico per le Cooperatrici e il relativo seguito sembrava potesse essere giunto il momento di affrontare il viaggio, non più artistico, bensì culinario, ma in realtà i “don” già le attendevano nella vicina chiesa per celebrare insieme la messa.

Nutrito lo Spirito era quindi arrivato il momento di nutrire il corpo, così una distesa di affettati, formaggi, panini, patatine, vini, bibite si era materializzata dinanzi al gruppo affamato che presto aveva divorato il tutto.

Conclusione con caffè e dolce; perché le cooperatrici, quando si parla di cibo, non si fanno mai mancare nulla!!!

Poteva concludersi così questa giornata di compagnia? Certo che no!

Le possibilità erano due: fermarsi al bar del paese, oppure incamminarsi verso la Pieve di San Floriano, qualcuno (non è dato sapere chi) aveva detto: “è una semplice camminata di 40 minuti”!

Illegio 5I più temerari allora si sono diretti verso quella che sembrava essere una “semplice camminata”… proprio semplice non lo era! Ma alla fine tutti i “temerari” sono arrivati in cima, con qualche lamento, con qualche sosta, con tanto sudore e con tante risa sono riusciti a raggiungere la cima del monte Gjaideit e visitare l’interno della pieve che una giovane guida ha illustrato.

La via del ritorno è sempre più breve, non so se lo sia stato per tutti i camminatori, comunque l’intero gruppo si è, infine, riunito a coloro che il monte lo avevano visto da un’altra prospettiva: dai piedi.

Ricompattati e ben rifocillati Cooperatrici, aspiranti Cooperatrici e assistenti delle Cooperatrici hanno lasciato quel borgo (che sembra aver ritrovato una nuova pace, dopo la partenza di quel gruppo, non così silenzioso) per fare ritorno nei vari angoli della diocesi trevigiana.

Una giornata di condivisione, di cultura, di gratuità, di relazione e di divertimento!

Sembra che anche per quest’anno la gita di “inizio” anno, che coincide con l’inizio della comunità formativa e con la ripresa o l’inizio di servizi diocesani e parrocchiali, sia andata bene e, si sa: chi ben comincia, è a metà dell’opera!