Hai voglia di percorrere un pezzo di strada insieme ad altri giovani e scoprire una nuova
possibilità di vita non troppo lontano da casa tua? Tranquilli, ragazzi e ragazze, nessun
secondo fine.
Noi, giovani che abbiamo fatto quest’esperienza, ci siamo lanciati in questa avventura con il
desiderio di sperimentarci e di metterci alla prova.
“Benvenuto a casa tua” è un’iniziativa della Pastorale giovanile e delle Cooperatrici Pastorali
Diocesane che ha permesso a diversi giovani di vivere nella casa delle Cooperatrici a Santa
Bona per quattro settimane. Noi ragazzi, che l’abbiamo scelta per questo momento della
nostra vita, siamo stati colpiti dall’ospitalità delle Cooperatrici e dalla loro cura materna per
noi che non avevamo mai incontrato. Ci sono stati momenti di riflessione, di condivisione, di
preghiera, di gioco, di buon cibo e di incontro con persone che ci hanno dato la loro
testimonianza.
Un esempio ne è la visita fatta ad una famiglia affidataria che ci ha impressionato per la sua
forza e determinazione nella scelta di accogliere bambini in affido e lasciarli partire quando è
arrivato il momento.
Oppure l’incontro con una giovane ragazza, che dopo un periodo di formazione con le
Cooperatrici, ha deciso di consacrarsi all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII. Ad
ascoltarla c’erano entrambi i gruppi che hanno partecipato al “Benvenuto a casa tua”. Infatti
l’iniziativa è stata organizzata due volte, a novembre e tra febbraio e marzo.
Questo tempo è stato per noi solo l’inizio di nuove amicizie e percorsi di vita che continuano
tutt’ora. Nella disponibilità ad aprirci e ad ascoltare gli altri abbiamo conosciuto persone simili
a noi e allo stesso tempo con tanto di diverso. Molte sono state le occasioni di condivisione
nello studio, nel gioco, in cucina e a tavola che ci hanno fatto sentire una famiglia e abbiamo
avuto anche la possibilità, compatibilmente con i nostri impegni di studio o di lavoro, di
metterci a servizio in casa e fuori.
Ogni giovane in fondo vuole essere indipendente e uscire di casa e questa è stata
l’occasione giusta per incamminarci su questa strada, che sicuramente ha dossi, buche e
curve ma che è anche piena di scoperte e sorprese. Non è stato necessario avere tanto
tempo libero, ognuno ha avuto i suoi tempi e i suoi spazi ma allo stesso tempo ha
sperimentato cosa vuol dire vivere al di fuori della propria famiglia.
E tu? Avresti il coraggio di buttarti in un’esperienza simile? Non stare seduto in attesa del
“momento giusto”, non rimanere seduto a sognare mentre il mondo va avanti senza ciò che
hai da offrirgli. Alzati e abbraccia la vita!
Anna, Matilde, Raffaele